Compagnia teatrale diretta da Claudio Morganti.

Con Francesco Pennacchia e Gianluca Stetur.

Uno spettacolo di archeologia teatrale. Alle origini del gioco. Laddove nasce la tradizione ormai perduta.

Il gusto ed il piacere della vera finzione. Quella autentica. Quella che privilegia il gioco e la santa idiozia. La fede nell’arte del fallimento.

Insomma, signori, potrete vedere due attori. Certamente il gradino più basso dell’umanità, ma pur sempre due persone, due esseri, due esemplari di una specie in via d’estinzione.

Un lavoro sulla figura di Armando Picchi.

Dopo Modigliani e Caproni, Picchi chiude la trilogia di personaggi celebri livornesi che Michele Crestacci e Alessandro Brucioni hanno scelto per raccontare lo spirito di Livorno.Attraverso una narrazione comica e intensa viene ricostruito il percorso umano e professionale del calciatore Armando Picchi.

Un simbolo di serietà, fedeltà e sacrificio.