Visioni Parallele

VISIONI PARALLELE – CORPO A CORPO

VI EDIZIONE 2024

Organizzazione Meridiano Zero

Direzione artistica Anna De Manincor

Con il sostegno di Fondazione di Sardegna

Cityplex Moderno – Sassari

23 ottobre

GREEN BORDER

di Agnieszka Holland, (Polonia/USA/Francia) 2023, 147 min

la regista Agnieszka Holland introduce il film (videocall)

2021. Una famiglia siriana atterra a Minsk per cercare di raggiungere il confine tra Bielorussia e Polonia e, una volta entrata nell’Unione Europea, raggiungere dei parenti in Svezia. Ma la foresta che separa i due paesi è ormai teatro di una guerra di sopravvivenza per i rifugiati, presi in mezzo tra la propaganda del presidente bielorusso Lukashenko, che li attira nel paese per sovraccaricare il confine e destabilizzare i governi occidentali, e la violenta repressione da parte della polizia di frontiera polacca, che su ordini del governo cerca di ricacciarli indietro senza alcun rispetto dei diritti umani.

  • Premio speciale della giuria alla Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, 2023

GREEN BORDER

2021. A Syrian family lands in Minsk in an attempt to reach the border between Belarus and Poland and, once inside the European Union, reunite with relatives in Sweden. But the forest separating the two countries has become a battleground for survival, where refugees are caught between the propaganda of Belarusian president Lukashenko—who lures them into the country to overwhelm the border and destabilize Western governments—and the violent repression of the Polish border police, who, under government orders, try to push them back with no regard for human rights.

Special Jury Prize at the Venice International Film Festival, 2023.


Cityplex Moderno – Sassari

30 ottobre

THE DAMNED

di Roberto Minervini, (IT/USA/B), 2024, 89 min

il regista Roberto Minervini introduce il film (videocall)

Inverno 1862. Nel pieno della guerra civile americana di Secessione, l’esercito nordista invia ad ovest una compagnia di volontari con il compito di perlustrare e presidiare le terre ancora inesplorate. La missione travolge un pugno di uomini in armi, svelando loro il senso ultimo del proprio viaggio verso la frontiera.

Premio migliore regia sezione Un certain regard, Cannes 2024

THE DAMNED

Winter 1862. In the midst of the American Civil War, the Union army sends a company of volunteers westward to scout and secure still-unexplored lands. The mission engulfs a handful of armed men, gradually revealing to them the deeper meaning of their journey toward the frontier.

Best Director Award Un Certain Regard section, Cannes 2024.


Cityplex Moderno – Sassari

8 novembre

PICCOLA PATRIA

di Alessandro Rossetto, (IT), 2013, 110 min

incontro in sala con il regista Alessandro Rossetto e Anna de Manincor

Un piccolo paese di provincia del Nordest, Italia. Due ragazze, Luisa e Renata, lavorano sottopagate come cameriere in un grande albergo. Il loro più grande sogno è quello di fare soldi, abbastanza “schèi” per poter partire e non tornare più. Ritratto precisissimo, partecipato e spietato di un territorio passato malamente dalla povertà alla mercificazione e alla depressione, paesaggio con figure conosciute fin nel profondo e amate nonostante la loro crudezza, è interessante rivedere a distanza di dieci anni il primo esperimento di scrittura drammatica di un regista di cinema del reale come Rossetto, per capire se viviamo nel futuro che quel passato prefigurava o se il presente ci permette ancora di intraprendere altre strade.

PICCOLA PATRIA

A small provincial town in Northeastern Italy. Two young women, Luisa and Renata, work underpaid as waitresses in a large hotel. Their biggest dream is to make money—enough schèi” to leave and never come back. A precise, empathetic, and unflinching portrait of a region that has gone painfully from poverty to commodification and depression, a landscape populated by deeply familiar figures—loved despite their harshness. Revisiting, ten years later, the first dramatic writing experiment by a filmmaker rooted in documentary cinema like Rossetto is an opportunity to ask: are we living in the future that past foretold, or does the present still allow us to choose a different path.


Ex-Ma.Ter Sassari

8 / 9 / 10 novembre

ACTING FOR CΑΜΕRA. Workshop intensivo di recitazione cinematografica

condotto dal regista Alessandro Rossetto e dall’attrice e acting coach Nicoletta Maragno

in partenariato con Accademia di Belle Arti Mario Sironi di Sassari

ACTING FOR CΑΜΕRA. Intensive film acting workshop

led by director Alessandro Rossetto and actress and acting coach Nicoletta Maragno in collaboration with the Mario Sironi Academy of Fine Arts in Sassari


VISIONI PARALLELE – CORPO A CORPO

Cosa succede agli uomini mentre fanno la guerra, cosa succede agli esseri umani in un conflitto permanente, cosa succede quando crediamo di essere in guerra con tutto, anche con i nostri luoghi, i nostri vecchi, il nostro tempo. The Damned di Roberto Minervini, Green Border di Agnieszka Holland e Piccola Patria di Alessandro Rossetto: tre esemplari di cinema-cinema di tre autori che affrontano la realtà corpo a corpo.

Tutte le storie che racconto sono vere” dice il documentarista Alessandro Rossetto quando dieci anni fa presenta alla Biennale Cinema di Venezia il suo primo lungometraggio di finzione Piccola Patria, ambientato nel profondo nord-est in cui è cresciuto. “Verità e realtà non sono la stessa cosa” dice dal canto suo il regista Roberto Minervini, premiato quest’anno per la miglior regia a Cannes nella sezione Un Certain Regard per The Damned, suo primo film di guerra ambientato 150 anni fa e non per questo meno reale dei suoi precedenti documentari di creazione che evocavano il fantasma della guerra civile in America. “La finzione è l’unico modo per mostrare ciò che sta accadendo nella nostra realtà” dice la regista Agnieszka Holland, tre volte candidata all’Oscar e presidente di giuria quest’anno a Venezia, a proposito del suo film Green Border, drammatizzazione e frantumazione prospettica di un fatto di cronaca avvenuto pochi anni fa al confine tra Polonia e Bielorussia. Per avvicinarsi non tanto alla storia, ma ai corpi che vivono un conflitto, passato o in corso, uno stato di guerra permanente o un malessere interiore e diffuso, la sesta rassegna Visioni Parallele | Corpo a corpo presenta tre film che potrebbero essere dei documentari ma sono invece degli originali racconti cinematografici che hanno la capacità di trasmettere profonde esperienze esistenziali. 

I film Green Border The Damned sono introdotti dalla regista e artista Anna de Manincor in dialogo rispettivamente con Agniezska Holland e Roberto Minervini ed il film Piccola Patria di Alessandro Rossetto è abbinato al workshop intensivo di recitazione cinematografica Acting for camera, tenuto dallo stesso regista Alessandro Rossetto e dall’attrice e acting coach Nicoletta Maragno presso l’ex-Mattatoio in partenariato con l’Accademia di Belle Arti di Sassari, per dare modo a un manipolo di attori e attrici e a una troupe formata da studenti di Arte del Cinema e Tecnologie dell’Audiovisvo di affrontare il corpo a corpo tra realtà e finzione sperimentando la congiunzione tra pratica documentaria e raffinata tecnica d’attore calata nello spazio cinematografico.

Tutti e i tre film della rassegna Visoni Parallele – Corpo a corpo di questo autunno 2024, possono essere immaginati come documentari anche se si tratta di film di finzione: Green BorderThe Damned e Piccola Patria praticano la ricerca documentaria, la scrittura, l’improvvisazione e l’invenzione registica per avvicinare la realtà fino al contatto fatale che trasforma la finzione cinematografica in esperienza esistenziale. 

Tre film che potrebbero essere dei documentari ma sono invece degli oggetti unici, tre scritture assolutamente originali sul restare umani in condizioni limite. Oppure no, oltrepassare quel limite e diventare cosa? Non umani? Non vivi? Animali? Stiamo diventando o tornando predatori?

Per la VI edizione di Visioni Parallele intitolata Corpo a corpo, l’artista e filmmaker Anna de Manincor e l’associazione Meridiano Zero presentano Green Border (2023), The Damned (2024) e Piccola Patria (2013), tre film che affrontano le realtà più estreme di un certo nord che si crede il centro del mondo (nordisti a caccia di territorio nel “nuovo mondo” di 150 anni fa, sopravvivenza, respingimenti e lotte al confine esterno della Fortezza Europa, conflitti interni e interiori nel nord-est del nostro paese prima che diventassero un sentire diffuso) con le armi proprie del cinema, realtà complesse che diventano finzione per poter essere affrontate con lucidità e empatia, sia da chi crea il film che da chi lo guarda.

VISIONI PARALLELE – CORPO A CORPO

What happens to people while they wage war? What happens to human beings in a state of permanent conflict? What happens when we feel at war with everything—our places, our elders, our own time?
The Damned by Roberto Minervini, Green Border by Agnieszka Holland, and Piccola Patria by Alessandro Rossetto: three outstanding examples of pure cinema by three filmmakers who engage directly, body to body, with reality.

All the stories I tell are true,said documentary filmmaker Alessandro Rossetto ten years ago when he presented his first fiction feature Piccola Patria at the Venice Film Festival, set in the deep Northeast of Italy where he grew up.
Truth and reality are not the same thing,says Roberto Minervini, awarded Best Director in the Un Certain Regardsection at Cannes 2024 for The Damned, his first war film set 150 years ago—yet no less real than his previous creative documentaries that evoked the ghost of civil war in America.
Fiction is the only way to show what is truly happening in our reality,” says Agnieszka Holland—three-time Oscar nominee and president of the jury at this years Venice Film Festival—about her film Green Border, a dramatized and multi-perspective reconstruction of a true event that took place just a few years ago on the border between Poland and Belarus.

To draw closer not only to the facts, but to the bodies experiencing a conflict—past or ongoing—a state of permanent war or an inner, widespread unease, the sixth edition of Visioni Parallele | Corpo a Corpo presents three films that could be documentaries, but are instead original works of cinematic storytelling, capable of conveying profound existential experience.

The films Green Border and The Damned will be introduced by director and artist Anna de Manincor in conversation with Agnieszka Holland and Roberto Minervini respectively.
Piccola Patria by Alessandro Rossetto is paired with the Acting for Camera intensive film acting workshop, led by Rossetto himself along with actress and acting coach Nicoletta Maragno, held at the former Slaughterhouse site in partnership with the Academy of Fine Arts of Sassari. The workshop gives a group of actors and a film crew composed of students in Cinema Arts and Audiovisual Technologies the opportunity to engage body to body with the tension between fiction and reality, by combining documentary practice with refined acting technique rooted in cinematic space.

All three films featured in Visioni Parallele Corpo a Corpo (Autumn 2024) can be imagined as documentaries, even though they are works of fiction: Green Border, The Damned, and Piccola Patria apply documentary research, writing, improvisation, and directorial invention to come as close to reality as possible—up to the transformative collision that turns cinematic fiction into existential experience.

Three films that could be documentaries—but are instead unique cinematic objects. Three utterly original scripts about what it means to remain human under extreme conditions.
Or perhaps not—to cross that threshold and become what? Non-human? Not alive? Animal?
Are we becoming predators again—or simply reverting back?

For the 6th edition of Visioni Parallele, titled Corpo a Corpo, artist and filmmaker Anna de Manincor and the association Meridiano Zero present Green Border (2023), The Damned (2024), and Piccola Patria (2013)—three films that confront the harshest realities of a so-called North that believes itself the center of the world (Northerners hunting land in the New World150 years ago; survival, pushbacks, and border battles on the outer edge of Fortress Europe; internal and interior conflict in Italys Northeast before it became a widely felt condition), using the tools of cinema.
These are complex realities turned into fiction in order to be approached with clarity and empathy—by those who make the films, and those who watch them.

 

 


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