“generAzioni” è la nuova rassegna di arti sceniche organizzata da Meridiano Zero con il contributo di Fondazione di Sardegna e della Regione Autonoma della Sardegna. Quest’anno gli appuntamenti di teatro, musica, poetry slam e performing art saranno ospitati in diversi spazi cittadini.
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PARTE 2 – ottobre/novembre
Sabato 4 ottobre ore 20.30, allo Spazio Bunker
SCHIANTI, di e con Matteo Di Genova, Viola Margaglio; musiche Emanuele Di Genova a.k.a Dj Eman
“Schianti” è il racconto di un universo fantastico. Helix, ragazza di periferia in una metropoli distopica, lotta insieme alla sua compagnia contro la realizzazione dell’Iper-Porto, ennesimo disastro ecologico sostenuto dall’Impero. Nel frattempo i cieli sono solcati da dirigibili provenienti da un’isola lontana, ormai quasi completamente sommersa a causa dell’innalzamento dei mari. Chi sopravviverà allo schianto?
L’incontro/scontro tra diverse culture e il conflitto ambientale sono al centro di questa narrazione epica contemporanea. Il racconto è in forma di poema orale: il teatro di narrazione e la poesia performativa si fondono in un intreccio drammaturgico cantato da due voci di punta della slam poetry italiana (Matteo Di Genova e Viola Margaglio), su musiche electro-dub, drum and bass e cyberpunk (Emanuele Di Genova) e con performance live di improvvisazione poetica.
Organizzazione CAATS (Consorzio Artisti Artigiani Turritani Sardi) in collaborazione con Compagnia Meridiano Zero.
Domenica 19 ottobre ore 20.30, allo Spazio Bunker
Sarèm, di e con Emanuele Franco e Andrea Chiapasco
Produzione Godot&Co – Produzione esecutiva Il Mutamento ETS
Dalla notte dei tempi l’uomo si pone delle domande. Possiamo affermare che la ragione sia l’arma più forte dell’uomo. O almeno così abbiamo sempre creduto. Il porsi domande ha creato uno stato di ansia che l’uomo primitivo non conosceva minimamente. Cosa sarém, noi? Cosa sarém domani, dopodomani, la prossima settimana, il prossimo anno? Dove sarém? Cosa farém? Con chi sarém? Siamo spiacenti, ma a volte semplicemente non esistono risposte univoche. Tuttavia, queste domande apparentemente insormontabili ci donano la possibilità di intraprendere un viaggio alla ricerca di inarrivabili risposte.
Sabato 8 novembre, allo Spazio Bunker
primo spettacolo ore 19 – secondo spettacolo ore 21
Io Pierrot, Lui Superman, con Valentina Fadda, Valentina Puddu e Alessio Rundeddu. Compagnia Batisfera Teatro
Uno spettacolo immersivo nel quale il pubblico, 10 partecipanti alla volta, prenderà posto assieme ai performer, la loro partecipazione sarà attiva e attraverso dei piccoli input, domande e piccoli input. Io Pierrot, Lui Superman è una serata alla quale il pubblico è stato invitato, ad attenderli una tavola imbandita attorno alla quale sedersi. La serata, elegante e formale, inizia con una performance di danza, un atto artistico che la padrona di casa ha pensato per intrattenere gli ospiti. Un elegante ballerino esegue forme aggraziate ed intense. Nel corso della serata però assisteranno alla trasformazione del corpo: il ballerino si contorce, si deforma, viene costretto su una sedia urlante. Gli ospiti si troveranno dunque a cena con un commensale scomodo…
Sabato 15 novembre ore 21, allo Spazio Tev
Doppio concerto: AMIATA POP MUSIK+MORGUE SNACK BAR
Amiata Pop Musik: gruppo musicale rivoluzionari di lingua italofona del poeta jugo-ticinese Marco Miladinović, del polistrumentista ingegnere del suono Marco Guglielmetti e del compositore e cantante Matteo Simonin. Tra l’acid rock dei Door sol post-punk dei The Fall, l’avanguardia degli Area e l’estro di Alfredo Cohen…
Morgue Snack Bar: una sorta di narrazione cinematografica in cui suoni e parole tendono all’ipotiposi | tra non-canzoni in splendida ‘forma canzone’ | sperimentazione | sincretismo musicale e feroce kabarett | schivando gl’incagli cantilenanti della spoken music.
Fabio Daga | batteria; Sergio Spissu | basso; Antonio Loi | chitarra/tastiere; Francesco Marras | consolle; Cristiano Mattei | voce/kazoo elettrico
Il doppio concerto sarà ospitato dallo Spazio Tev in Via De Martini 15 – Sassari (ampio parcheggio gratuito. Raggiungibile anche con trasporto ATP linea MA
22 novembre ore 20.30, allo Spazio Bunker
Compagnia Rossolevante
ABBA ACUADA – acqua nascosta
regia Juri Piroddi, con: Silvia Cattoi, Juri Piroddi, Maria Giulia Cabiddu, suoni e tecnica Emanuele Canu, testi Juri Piroddi e Silvia Cattoi
Un ringraziamento particolare a Ilaria Sara per il testo s’abba acuada
Uno spettacolo a tema ambientale, pedagogico ma per vie indirette, poetiche. L’Acqua, dal Mito alla Contemporaneità. Dal tempo in cui gli dei “camminavano sulla terra” e ogni sasso, ogni albero, ogni fonte, ogni monte era abitato da una qualche presenza sacra che interagiva con gli umani, fino ai nostri giorni. Giorni dispersi, confusi, segnati dalla “morte di Dio” e del Sacro. L’acqua-vita, concentrato di energia che tutto rende possibile ma che adesso – sfinita – si nasconde, prende strade misteriose e sotterranee, oppure vendicative (siccità) o violente e distruttive (quelle della tempesta, dell’alluvione…).
Domenica 23 novembre ore 20.30, allo Spazio Bunker
FABRIKA – concerto
Modular Synth & Audiovisual Live
Lisandru feat. Animamundi
In un’estetica essenziale in bianco e nero, fabbriche abbandonate e ambienti desolati prendono voce attraverso nuove sonorità elettroniche.
Un’esperienza audio cruda e ipnotica, dove la decadenza diventa ritmo, risonanza, futuro.
Attraverso un percorso audio visivo, arricchito dalle immagini di Animamundi
– FABRIKA – restituisce nuove sonorità industriali, sospese tra memoria e distopia.
Una performance elettronica sperimentale che esplora le potenzialità sonore del sistema modulare Eurorack.
Un viaggio attraverso paesaggi sonori astratti e texture in continua evoluzione, creati in tempo reale tramite la manipolazione e modulazione di synth.
Venerdì 28 novembre ore 20.30, allo Spazio Bunker
Compagnia Teatro d’inverno
UN AMORE DI SUORA
di e con Elisabetta Dettori, musiche Quirico Solinas
Una donna imprigionata da 23 anni nel suo ruolo di suora di clausura affronta un percorso che, attraverso il racconto della sua vita, la porta alla consapevolezza di sé.
Un racconto a tappe, quello di Rebecca, nel quale la protagonista passa da un quasi totale buio di coscienza, nel quale riaffiorano ricordi di un passato tormentato in cui si riscopre vittima dei condizionamenti dell’anima, alla comparsa del dubbio fino alla visione della luce in fondo al tunnel. Quella stessa luce verso la quale deciderà di incamminarsi e dalla quale sarà investita finalmente alla fine del racconto. Una luce tanto più anelata perché piena di ombra e paura.
Le parole di Rebecca sono delle epifanie che mettono a nudo le sue vere intenzioni nello stesso istante in cui le pronuncia: il passato vincolato dall’abbandono degli uomini della sua vita determina la scelta di affidarsi all’unica entità maschile incapace di abbandonare.